Si trovava nel parcheggio di un supermercato, nelle prime ore del pomeriggio, quando ha chiamato i Carabinieri chiedendo di essere da loro prelevato. Chiesto il motivo della strana richiesta, l’uomo ha riferito di dover andare in carcere. Probabilmente, avuta notizia della cosa, non ha voluto attendere oltre, affrontando l’esito giudiziario di un fatto che risale al 2013.
È stato infatti condannato a 3 anni e 3 mesi di reclusione, il protagonista di questa vicenda, per cui è giunta una condanna definitiva per i reati di lesioni personali, violenza sessuale e atti sessuali con minore. L’esecuzione della sentenza è stata emessa con provvedimento restrittivo alcuni giorni fa dalla Corte d’Appello di Firenze.
I fatti risalgono al 2013, quando l’uomo venne arrestato dai militari del Radiomobile di Grosseto a seguito di richiesta di intervento effettuata dalla moglie. Gli accertamenti svolti all’epoca dei fatti, permisero di raccogliere elementi gravi a suo carico, riguardanti atti sessuali con la figlia minore di 5 anni. Immediatamente, per lui si aprirono le porte del carcere di Solliciano dove venne trattenuto per 9 mesi. Successivamente ne fu disposta la scarcerazione, con divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie e dalla figlia. Nel 2017 venne nuovamente denunciato dagli uomini dell’Arma Grossetana che lo trovarono in stato di ubriachezza. Sempre nello stesso anno, poi, venne colpito da avviso orale da parte del Questore di Grosseto. L’uomo è residente a Grosseto, ed a 9 anni dal grave episodio che lo portò all’arresto, pochi giorni fa ha ricevuto notizia della esecutività della sua condanna, divenuta definitiva. Per questo, una volta “prelevato” dal parcheggio da dove aveva chiamato, è stato condotto presso la caserma di Piazza Lamarmora per gli adempimenti di rito e quindi associato alla casa circondariale di Massa Marittima.